storia

LA BAITA, casa del canto
“…it ricordras nòste canson dij vej; nostra parlada rudia e coloria” …

Il gruppo Corale “La Baita” sez. CAI di Cuneo è stato fondato nel 1950. Ha alle spalle una tradizione di ricerca di canti popolari delle vallate del Cuneese.
I canti registrati dalla viva voce di valligiani sono poi stati armonizzati cercando di ridare quella originalità che, a volte, il tempo ha cancellato o modificato. Il repertorio è di circa 130 canti. I brani sono uno squarcio di vita che ci raccontano le vicende del passato della gente del cuneese. Troviamo canti in dialetto piemontese, in occitano, pochi in italiano. Il Coro ha
prodotto 5 dischi e 4 cd in cui ha raccolto tutto il suo repertorio. In questi anni la corale si è esibita in Italia e all’estero in particolare in Francia e in Svizzera impegnandosi in circa 20 concerti l’anno.
Anche il vestito del coro rientra nella tradizione. Era indossato dai mulattieri della valle Vermenagna che facevano il servizio di trasporto con la Francia.
Se vuoi approfondire, qui di seguito trovi la storia dettagliata del nostro coro dalle origini ad oggi.



1950 Il Gruppo Corale LA BAITA, coro maschile a quattro voci, nasce nel 1950; la data ufficiale è il 20/06/1950. L’ atto costitutivo è sottoscritto da 12 soci fondatori: Aime Giorgio, Aime Giovanni, Bertaina Giovanni, Boglione Vittorio, Canavese Giuseppe, Chiarpenello Giovanni, Cussino Franco, Magri Benito, Marabotto Giovanni, Perucca Fiorenzo, Serale Lorenzo, Valzoano Giovanni. Però già da alcuni anni un gruppo di giovani, amanti del canto e della montagna, si ritrovava qua e là in modo informale per provare i primi canti. Alcuni di loro, militari di leva, avevano vissuto la tragedia della guerra, e dopo lo sbandamento dell’ esercito italiano dopo l’8 settembre ’43, avevano preso parte attiva alla Resistenza ed avevano portato a casa il gusto nostalgico del canto alpino. Costituito ufficialmente il Coro, che si riunisce ora nella Sede del Club Alpino Italiano di Cuneo, diventando ufficialmente Coro C.A.I., con il primo maestro Nino Marabotto, apprende i primi canti, quelli classici di montagna, tratti dal repertorio dell’ormai famoso Coro S.A.T. di Trento: la prima uscita pubblica avviene alle Terme di Valdieri (CN), in Valle Gesso, il 15/10/1950 per la castagnata C.A.I.. Occorreva però dare ordine ai canti ed alle voci, in quanto i componenti erano quasi del tutto digiuni di conoscenze musicali. Il coro si rivolge perciò ad un giovane sacerdote, curato della Cattedrale di Cuneo, Don Ugo Bessone, che aderisce con entusiasmo e mette ordine nelle partiture. Il coro comincia così a cantare a tre/quattro voci sotto la direzione di Don Ugo e si esibisce per la prima volta davanti al pubblico di Cuneo alla vigilia del Natale 1950, al Cinema Italia gremitissimo di pubblico, anche di alpini della vicina Caserma Cesare Battisti. Il concerto é un successo, il pubblico è entusiasta ed il risultato ottenuto incoraggia il coro a proseguire nella sua attività. Il coro allarga ora i propri orizzonti in provincia e regione; partecipa al Concorso Nazionale di Ivrea, classificandosi al 2° posto assoluto davanti a cori già collaudati. E sulle ali del successo La Baita comincia ad esibirsi anche all’estero con trasferte a Grenoble, Friburgo, Nizza organizzando proficui scambi con il Cercle Choral Montagnard, formazione francese di grande tradizione alpina e con gli svizzeri del gruppo “Dzaquillon”. L’esperienza di Don Ugo Bessone alla Baita si conclude dopo un paio di anni in quanto il sacerdote viene nominato cappellano militare. Rientrato a Cuneo dopo alcuni anni, diventa insegnante di greco e filosofia nel Liceo della città, ma rimarrà sempre legato al coro partecipando a concerti ed a tutte la principali iniziative e manifestazioni civili e religiose. Il coro torna pertanto sotto la direzione di Nino Marabotto con ulteriore nuovo slancio. Il poeta cuneese Gino Giordanengo scrive per La Baita e la presenta più volte nei concerti, il commediografo Enrico Berio organizza il 1° Concerto Internazionale di Ventimiglia (IM), l’ A.N.A.di Cuneo porta La Baita in sua rappresentanza alla Adunata Nazionale Alpini di Trieste nel maggio 1955, e successivamente a Firenze. Nel 1954 intanto, il coro si dota della nuova divisa sociale, disegnata personalmente da Nino Marabotto, artista e pittore, che si ispira al costume dei carrettieri che dalla vicina Valle Vermenagna, attraverso il Colle di Tenda, commerciavano con la Liguria e la Francia: panciotto e pantaloni di velluto verde oliva, camicia bianca, al collo un nastro da scarpe ad identificare le varie voci: blu i tenori primi, giallo i tenori secondi, rosso i baritoni e verde i bassi. Divisa che non ha più subito variazioni nel corso degli anni ed alla quale i coristi sono legatissimi e che in numerosi casi ha accompagnato nella tomba i coristi defunti. La prima uscita del coro con la nuova divisa avviene il 14/05/1954 al Rifugio Capanna Chiara, sui monti sopra Limone Piemonte.
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1960
Con il tempo anche il repertorio si rinnova. Si avvia una ricerca sui canti cuneesi, con i coristi che percorrono in lungo ed in largo le valli armati di microfoni e registratori e raccolgono un repertorio copioso e stimolante che permetterà la realizzazione dei primi tre dischi, 33 giri, registrati a Torino negli studi Fonit Cetra: nel 1964 CANTI CUNEESI, nel 1967 CANSSON VEJE D’LA PROVINCIA GRANDA e nel 1970 LA VIA’, che hanno ottenuto grande successo e vasti consensi fra gli appassionati del canto corale.
Nel primo disco sono presenti i due canti che sono diventati in simbolo della Baita, composti da coristi della Baita: Corno Stella, con parole e musica di Mamone Giuseppe, il cui spartito porta la data del 11/03/1952, e La Ciòca del Bambin, musica di Nino Marabotto, parole di Arcangelo Sacilotto. Entrambi i canti sono molto conosciuti e sono diventati patrimonio anche di altre corali. Nel 1964 un gruppo di coristi ed ex coristi della Baita per ricordare un corista caduto sulle montagne cuneesi, Roberto Barbero, dà inizio ai lavori di costruzione di un rifugio, in Valle Gesso, alla Vagliotta (m.1665). L’anno successivo la costruzione ha termine, il rifugio viene inaugurato e successivamente consegnato e donato alla sezione cuneese del C.A.I.. Si conclude così il primo ventennio del coro, mentre c’è un notevole rinnovamento fra le file dei coristi. Per i motivi più diversi, lavoro, famiglia, salute, numerosi coristi “storici” lasciano il coro nel quale entrano parecchie nuove leve. Lascia anche il primo maestro Marabotto (1971). Gli ex coristi danno vita ad un nuovo sodalizio “I FIA’ CURT”, che da quel momento accoglierà tutti quelli che hanno fatto parte del coro e che ancora oggi affianca La Baita partecipando ai concerti, raduni, feste, ed a tutte le principali attività, mantenendo stretti contatti soprattutto ad opera del suo attivo segretario ed ex segretario del coro Nino Viglietta. Dopo Marabotto si alternano alla direzione del coro alcuni maestri, Renato Gardinali, Silvio Lamberti, Nando Rasetti, Renzo Murisasco, trovando poi stabilità con Cino Cagliero, corista da tempo e cultore di interpretazione dei canti nel più autentico spirito popolare e spontaneo. Il tutto non disgiunto da un’ottima preparazione tecnica individuale, in quanto il maestro dirige restando allineato al coro e cantando con lui.

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1970
La direzione di Cagliero termina nel 1974; lo sostituisce Piero Costamagna, corista dal 1972. Costamagna trasferisce al coro il suo immenso entusiasmo. Originario di Mondovì (Cn) dove aveva già fatto parte e diretto altre corali, arricchisce il repertorio con numerosi canti della tradizione monregalese. Valgano alcuni titoli: Bin vena magg – Bondì oh sapator – Lo me marì – Bonjour Ninon – Dòna franseisa ecc. Durante la direzione Costamagna, il coro incide altri due Lp 33 giri: nel 1977 EL BRICH DL’AQUILA, e nel 1980 CANTOMA PIAN….
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1980
E’ un periodo di grande attività da parte del coro con partecipazione e concorsi e trasferte: Ivrea, Alba, Soave. Alla presidenza del coro vi è ora Paolo Bollati che la terrà per lunghi anni, alla segreteria Tranchero Antonio al quale subentrerà in seguito Olivero Edgardo. Nel 1985 Costamagna lascia la direzione del coro e rientra nei ranghi come corista. Gli subentra Modesto Cometto, diplomato al Conservatorio. Ottimo arrangiatore, rivede e riarmonizza numerosi canti dando loro nuova veste e nuova interpretazione, molto precisa ed accurata. Inizia in questo periodo anche la collaborazione con il maestro Giuseppe Cappotto, compositore ed arrangiatore, che ad oggi non si è ancora interrotta.
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1990
Nel 1990 il coro incide la prima musicassetta dal titolo BARON LITRON, il valoroso difensore di Cuneo durante l’assedio del 1744 e nel 1998 in occasione degli 800 anni della nascita della Città di Cuneo, La Baita offre alla città il suo primo CD dal titolo LE SIEGE DE CONI. I canti di entrambi i lavori hanno in prevalenza carattere storico. Anche durante la direzione Cometto il coro partecipa a numerosi concorsi nazionali ed ad impegnative trasferte con scambi con altre corali comportandosi sempre onorevolmente, ricevendo ampi consensi da parte del pubblico: Si conclude il ventennio di presidenza Bollati che nel 1990 viene sostituito da Edgardo Olivero, già segretario del coro fin da 1979. La direzione di Cometto è la più lunga della storia del coro, fino al 1998 quando subentra un nuovo maestro, Giuseppe Maltagliati, diplomato al Conservatorio ed insegnante di musica nella scuola.
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2000
Nel 2003 assume la presidenza de La Baita Marco Parravicini. La direzione di Maltagliati prosegue ancora oggi con molta soddisfazione. Il coro ha raggiunto un equilibrio invidiabile, soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione dei brani, frutto di una sensibilità non indifferente del maestro direttore. L’ attività del coro negli ultimi anni è stata molto intensa con numerosi concerti annuali e trasferte impegnative anche all’estero e con produzione e registrazione di alcuni CD: nell’ anno 2000 in occasione dei 50 anni di vita del coro il CD “1950 – 2000 – 50° Baita”, una selezione dei canti più significativi comparsi sui 33 giri/musicassette registrati dalla nascita del coro; nel 2003 esce un ottimo CD registrato dal vivo a maggio durante un concerto nella chiesa di S. Maria a Peveragno (CN). Si arriva così ai giorni nostri con concerti che si susseguono a ritmo incessante, soprattutto nel periodo settembre 2006/maggio 2007, con la manifestazione “Aspettando l’Adunata” preparatoria alla grandissima 80° Adunata Nazionale degli Alpini che si è tenuta a Cuneo il 13 maggio 2007. Anche La Baita, come numerose altre corali, registra ben due CD. Il primo nell’imminenza delle feste natalizie 2006, contenente canti di Natale, alcuni tratti dal vasto e storico repertorio della corale, i restanti del tutto nuovi ed inediti, frutto di nuove ricerche di canti tradizionali delle valli cuneesi. E’ proseguita in questa occasione la collaborazione con il Prof. Giuseppe Cappotto, ed una nuova con il Prof. Mauro Maero, che hanno consegnato al coro alcune belle armonizzazioni dei nuovi canti. Il titolo di questo CD è tratto dal canto natalizio esclusivo e tradizionale della Baita “La Ciòca del Bambin”. L’ultimo CD specifico per l’Adunata degli Alpini, porta il titolo “…Benvenuti Alpini” esce ad aprile 2007. Anche questo lavoro che contiene canti del vecchio repertorio Baita, ed altri nuovi ed inediti ha riscontrato un ottimo gradimento da parte del pubblico. La vita della Corale La Baita prosegue pertanto con molta serietà ed impegno. Per la Città di Cuneo è da tempo un punto fermo su cui contare nelle occasioni importanti. I coristi sono molto uniti e si può con assoluta certezza affermare che il coro è una grande famiglia. Purtroppo negli ultimi anni ha avuto anche momenti tristi con lutti significativi: nel dicembre 2002, tre giorni dopo un concerto, muore improvvisamente Gabriele Racca (Gabri) l’unico corista superstite dalla nascita del coro (1950), la mente storica, al quale erano affidati i ricordi di tutti gli avvenimenti che in oltre 50 anni La Baita ha vissuto. Nel 2005 muore il vice direttore del coro, Marco Liprandi, ottimo musicista, sempre disponibile, soprattutto nei momenti di apprendimento e preparazione dei coristi. Da circa 20 anni era anche direttore del Coro Comunale dei Centri di Incontro ed a lui ora il coro stesso è stato intitolato. Inoltre ci lasciano nel settembre 2007 Dino Bonavia, uno dei coristi più anziani dal 1976, e a novembre Nino Viglietta, animatore dei “Fià curt”, andati avanti ad infoltire quello che i coristi chiamano “Il Coro degli Angeli” composto dai tanti amici scomparsi (oltre 50) che hanno vissuto la bellissima esperienza di canto ed amicizia quale è il “GRUPPO CORALE LA BAITA” di Cuneo.
A giugno 2009 l’assemblea generale dei coristi rinnova le cariche sociali. Il presidente uscente Marco Parravicini che ha ricoperto la carica per due mandati triennali consecutivi ed a norma di statuto non è più rieleggibile, rimane nel nuovo consiglio e viene sostituito come presidente della corale da Piero Pessiglione che è anche componente del consiglio direttivo del C.A.I. sez. di Cuneo della quale La Baita fa parte. Al nuovo consiglio direttivo spetta ora l’impegnativo compito di portare avanti le numerose iniziative che sono già state avviate per degnamente festeggiare i 60 anni del coro, nel corso dell’anno 2010.

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2010
Il nuovo decennio vede il coro affrontare un importante appuntamento: l’anniversario per i 60 anni di ininterrotta attività. Dal 1950, anno di nascita del coro, si può oggi ragionevolmente affermare che l’attività svolta in questo lungo periodo abbia conseguito non solo gli obiettivi per i quali è nata, ma abbia raggiunto anche altri importanti traguardi: il ritrovamento di un cospicuo patrimonio di canzoni, costruendo un repertorio originale, che rispecchiasse soprattutto la storia e la tradizione del territorio piemontese ed in particolare di quello cuneese. Nel periodo 1950 – 2009 sono stati circa 250 i coristi che hanno fatto parte de La Baita, uomini assolutamente normali, accomunati dalla passione per il canto, per la montagna, dalla voglia di crescere insieme e dal desiderio di scambiare, reciprocamente, le proprie esperienze. Per degnamente celebrare la ricorrenza, il Consiglio Direttivo, da poco rinnovato, sotto la presidenza di Piero Pessiglione, avvia una serie di iniziative che hanno coinvolto il più possibile i cittadini tutti, in particolare gli estimatori del patrimonio canoro popolare. In aprile, con presentazione presso il Palazzo della Provincia di Cuneo, è uscito l’agile libro “La Baita – sessant’ani bin portà” (edizioni Studio Bottini – Cuneo) che narra la storia del coro. Coordinatore della serata è stato il Dott. Mario Cordero, al tavolo dei relatori Nino Marabotto, socio fondatore e primo maestro, e Don Ugo Bessone secondo maestro. Dopo l’apprezzatissimo ed affollatissimo concerto del coro ospite S.A.T. di Trento al Teatro Toselli di Cuneo nel mese di aprile, La Baita tiene il suo concerto ufficiale sabato 15 maggio, ricorda e premia tutti i soci fondatori ed i maestri che si sono succeduti alla direzione del coro. Contemporaneamente viene presentato in anteprima e successivamente nel mese di novembre a tutto il pubblico cuneese, il bel DVD girato dallo Studio Uno – Boves (CN), registi Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino, con canti, interviste, curiosità, incentrato sui 60 anni di storia del coro. Il filmato ha per titolo il motto che si è dato il coro fin dalla nascita e che compare all’art. 1 dello Statuto: “Cantoma pian ca calo le valanghe”. Nel mese di ottobre un grave lutto colpisce il coro: a metà mese viene a mancare il personaggio più rappresentativo di tutta la lunga storia de La Baita, Nino Marabotto, uno dei soci fondatori e primo maestro, artista, pittore, armonizzatore, autore della melodia del canto che identifica La Baita fin dai suoi esordi: “La Ciòca del Bambin”, canto conosciutissimo ovunque, ripreso ed entrato ormai nel repertorio di numerose altre corali. Il testo del canto è di un altro corista Baita, Arcangelo Sacilotto, mancato da tempo, ma rimasto nel cuore dei numerosi coristi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e cantargli insieme. Nel mese di Dicembre 2010 le celebrazioni per il 60° si concludono con un importante Concerto di Natale nel Duomo di Cuneo.
Il 2011 si caratterizza per alcune importanti trasferte: in Francia a Nizza a maggio ospiti della Chorale La Branche d’Or, a giugno a Carcassonne/Arzens ospiti della Corale La Malepère, quindi la partecipazione a Vergato/Castel d’Aiano (BO) alla rassegna “Come canta la montagna”. In settembre il trasferimento nella nuova sede C.A.I.. in Via Porta Mondovi.
Dopo la precedente partecipazione nel 2008, il coro torna in Sud Tirolo al 15° INTERNATIONAL CHOIR FESTIVAL “ALTA PUSTERIA”, dal 22 al 24 giugno 2012, novanta cori iscritti da tutti i continenti. Si esibisce a Villabassa, Sillian (Austria) e Braies. Nel giorno di chiusura alla Festa dell’Arrivederci con i tutti i cori riuniti in piazza a Sesto per la consegna degli attestati ed i saluti, il coro prova una grande soddisfazione. Alla esecuzione di SIGNORE DELLE CIME viene chiamato a dirigere i circa 3000 coristi il proprio direttore Beppe Maltagliati.
A giugno 2012 scade il mandato triennale del Consiglio Direttivo. I coristi votano per i cinque componenti del nuovo consiglio: risultano eletti Pessiglione Piero, Parravicini Marco, Silvestro Piero, Giordana Marco e Biadene Alessandro. Viene confermato presidente Piero Pessiglione.
Sabato 8 marzo 2014 il Can. don Ugo Bessone, primo maestro del coro, compie 90 anni. Il coro partecipa e anima la S. Messa che don Ugo concelebra nel Santuario Regina Pacis di Fontanelle (CN), segue un simpatico rinfresco per festeggiare don Ugo
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L’attività del coro nel 2014 è proseguita regolare. A giugno il concerto per il rinato Festival della Montagna di Cuneo, per le Prime Alpiniadi estive, organizzate dalla sez. A.N.A. di Cuneo, la partecipazione alla rassegna di canto popolare a Vergnasco (Biella), ospiti del locale coro A.N.A. Stella Alpina.

In data 27 marzo 2015 i soci della Sez. C.A.I. di Cuneo, della quale il coro fa parte, hanno rinnovato il Consiglio Direttivo che in seguito ha eletto come presidente il nostro Piero Pessiglione. Per la prima volta il presidente del Coro é anche presidente del C.A.I. Cuneo.

Il coro ha festeggiato nel mese di giugno 2015 il 65° anniversario di fondazione ed ha offerto ai cuneesi ed a tutti gli amanti di canto corale uno spettacolo musico/teatrale, con immagini, canti, suoni e racconti tratti dall’opera dello storico cuneese Piero Camilla “CUNEO – STORIELLE E STORIA”, grazie alla sponsorizzazione della Fondazione C.R. di Cuneo ed al Comune di Cuneo. L’allestimento dello spettacolo è stato reso possibile grazie alla collaborazione con gli amici Prof. Mario Cordero per la parte storica, di Gimmi Basilotta per la regia, di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino per i contributi video/audio, riprese e montaggio delle clip….Lo spettacolo ha avuto luogo in un Teatro Toselli di Cuneo gremito in ogni ordine di posti sabato 27 giugno, con un successo non preventivabile. Per il coro è stata una grande soddisfazione che ha ripagato del grande impegno profuso nei mesi di preparazione.

Nella giornata di martedi 14 luglio si sono riuniti i soci del Gruppo Corale La Baita per l’assemblea annuale, la votazione del nuovo Consiglio Direttivo e l’elezione del nuovo Presidente, dopo due mandati consecutivi di presidenza di Piero Pessiglione, non più rinnovabili. Sono risultati eletti nel nuovo consiglio per il triennio 2015/2018: Biadene Alessandro, Biggi Alberto, Giordana Marco, Parravicini Marco, Silvestro Piero. Fra questi nomi è stato scelto il nuovo presidente del coro, Alessandro Biadene.

Prima delle vacanze estive, il coro si è ancora recato in trasferta in Francia a VALLAURIS domenica 12-07-2015 per il 3° Rencontre de chorales franco-italiennes, presenti anche un coro femminile di Nice ed un coro misto di Vallecrosia (IM).

Gli importanti impegni del coro nel 2016 iniziano a Marzo con la partecipazione alla Rassegna di Teatro Piemontese a Piasco (CN). Il coro presenta il terzo spettacolo multimediale “suma nui cui ed Cuni”: In giugno trasferta a Parigi ospiti del coro italo-francese “Chorale sono solo canzonette” con esibizione nella prestigiosa sede del Centro Culturale Italo-Francese: Il coro di Parigi restituisce poi la visita in autunno a Cuneo con concerto in Sala San Giovanni.
Quindi partecipazione, unico coro piemontese, con altre undici corali provenienti da ogni parte d’ Italia, alla rassegna “Bassano in canto” per ricordare i 100 anni dalla “Guera Granda”. Le esibizioni avvengono sulle pendici dei monti nei dintorni di Bassano che hanno visto nel 1915-18 aspre battaglie fra i due eserciti nemici. In Settembre partecipazione alla rassegna “Val Mairo chanto”, nella bella località della Valle Maira, Marmora.
Il 10 settembre avviene un grave lutto per la corale. Muore il canonico Prof. Don Ugo Bessone, classe 1924, primo vero maestro della Baita negli anni ’50 del secolo scorso. Professore di greco e latino nel Liceo e nel Seminario di Cuneo, era diventato il padre spirituale del coro, l’aveva sempre seguito nel corso della sua attività condividendo sovente le trasferte e partecipando ai concerti. Il coro al completo ha partecipato alle esequie e lo ha ricordato in particolare con l’animazione della messa settima nel Duomo di Cuneo.
Una importaante rassegna di canti di montagna “la Montagna e la sua Gente” promossa dalla Direzione Centrale del C.A.I., è stata organizzata dalla Baita a Cuneo in data 26 settembre, esibizione nel Teatro Toselli con la partecipazione dei cori C.A.I- “Edelweiss” e “C.A.I. UGET” di Torino.
Altre rassegne sul finire del 2016 alla quali il coro ha partecipato sono state in novembre “Montagnart” a Torre Pellice (TO), organizzazione del coro C.A.I.-UGET locale, e l’importante serata a Busca (CN) per festeggiare il 50° di fondazione della Corale Valle Maira locale, oltre ai consueti concerti di Natale in Cuneo e dintorni.

Importanti impegni per il coro nella prima metà del 2017. A maggio il coro restituisce la visita al Coro G.E.S. di Schio (VI) con il concerto “Cantiamo per Kami”, località della Bolivia, dove operano missionari salesiani, impegnati in questi anni nella costruzione di una importante centrale idroelettrica, per la quale i volontari di Schio, in collaborazione con la Associazione COMPARTIR di Cuneo, stanno inviando turbine ed altro materiale per il completamento dell’opera.





In giugno, sabato 17,manifestazione voluta dalla Sede Centrale C.A.I. al Pian della Mussa, nelle Valli di Lanzo (TO) per celebrare i 90 anni dalla composizione da parte di Toni Ortelli, valente alpinista, che su quelle montagne ebbe l’ispirazione per scrivere il famosissimo canto “La Montanara” che è diventato patrimonio di ogni coro alpino. Hanno partecipato alla celebrazione con La Baita, numerosi cori C.A.I., che si sono esibiti individualmente con i propri canti, ed al termine, a cori riuniti, hanno cantato il canto di Ortelli.


Il 24 giugno 2017 il coro si esibisce al Rifugio Barbero, dopo importanti lavori di manutenzione. Rifugio intitolato al corista Roberto, deceduto nel 1963 a causa di un incidente alpinistico, costruito da coristi e soci C.A.I. per ricordare l’amico prematuramente scomparso.

Nel mese di settembre il Coro C.A.I. IGET di Torino per festeggiare i suoi 70 anni di fondazione fa un giro di rappresentazioni in Piemonte. Si esibisce anche a Cuneo, Teatro Toselli, con La Baita con la quale ha sempre mantenuto stretti rapporti di collaborazione ed amicizia.

Nel mese di dicembre a conlusione dell’ anno il coro tiene i consueti concerti di Natale al Quartiere Donatello di Cuneo, all’ Hospice di Busca ed all’ Ospedale S. Croce di Cuneo.

Nel mese di maggio 2018 la Baita si reca in trasferta a Sovizzo (VI) e restituisce la visita fatta a suo tempo a Cuneo del Coro San Daniele.

Nel mese di Giugno il coro partecipa alla 1° Rassegna IMAGNA CANTA in Valle Imagna (BG), bellissima valle, forse ancora poco conosciuta. E’ stata una piacevole sorpresa la visita ai vari monumenti e chiese sparsi nella vallata. Il coro tiene due concerti.

In giugno avviene il decesso del Dott. Franco Cussino, generale degli alpini, classe 1928, penultimo fondatore della Baita nel 1950, ancora in vita. Animatore dei raduni alpini e delle feste del coro, era rimasto sempre in contatto con l’attività della corale.


Grande festa alla ripresa dopo la pausa estiva, fine agosto. Vengono festeggiati due coristi che nel corso degli anni sono diventati un po’ le colonne della Baita: Dutto Enrico per il quale ricorrono 60 anni ininterrotti di canto e Biadene Alessandro, attuale Presidente del coro, che festeggia 50 anni di militanza.
Nella serata del 6 settembre i coristi provvedono alla votazione del nuovo consiglio. Vengono eletti Barucco Angelo, Biadene Alessandro, Biggi Alberto, Giordana Marco e Silvestro Piero. Fra i nominativi che comporrano il nuovo consiglio direttivo per il prossimo triennio viene confermato Presidente della Baita per un ulteriore mandato Biadene Alessandro.

In autunno 2018 il coro tiene numerosi concerti, con la Camerata Corale La Grangia a Cavallermaggiore, poi in Cuneo nella Chiesa di San Francesco per manifestazione della Fondazione C.Risparmio di Cuneo, in Sala San Giovanni a Cuneo con il Coro C.A.I. Valle Imagna per la Fiera del Marrone ed i concerti di Natale tradizionali all’ Ospedale S. Croce di Cuneo ed all’ Hospice di Busca. Sempre nel mese di dicembre 2018, sul finire dell’anno il coro ha un’esperienza mai provata dalla sua fondazione nel 1950, con due concerti accompagnato da una orchestra sinfonica, la O.S.A.I. (Orchestra Sinfonica Amatoriale Italiana) il 15 dicembre nel Duomo di Cuneo e la settimana successiva nella chiesa parrocchiale di Demonte (CN), chiese affollatissime, esecuzioni ottime e consensi lusinghieri.
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Nell’anno 2019 si susseguono a ritmo serrato gli impegni: Festival della Montagna in Marzo a Cuneo con la Camerata Corale La Grangia di Torino, in giugno a Rittana (CN) per la Festa della Repubblica ed in Valle Imagna per la 2° Edizione di Imagna Canta, ed a Saluzzo per i 50 anni del Coro Tre Valli, in luglio a Rittana e Paraloup con i canti della Resistenza.
Gravissimo lutto per il coro con il decesso del corista e consigliere ALBERTO BIGGI in data 29 ottobre, già primario di Medicina Nucleare presso l’Ospedale S. Croce di Cuneo. Da due anni combatteva contro un brutto male ed in giugno aveva ancora partecipato alla trasferta in Valle Imagna. Lascia un vuoto ed un caro ricordo fra i componenti del coro come persona seria, molto preparata nel suo lavoro, innamorata del canto, della compagnia. Indimenticabili nelle varie trasferte le sue suonate con la fisarmonica a bocca e la sua partecipazione ai Consigli. Il coro lo ha ricordato in modo particolare nella messa di settima presso la Cappella dell’ Ospedale S. Croce in data 7 novembre.
Le ultime esibizioni del coro in dicembre nella chiesa di S. Ambrogio in Cuneo nel corso della manifestazione Simbolismo del Presepe Napoletano, e gli ormai tradizionali concerti presso l’ Hospice di Busca e presso la cappella dell’ Ospedale s. Croce di Cuneo.


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2020
Nuovo decennio di attività della corale, con l’esplosione nel mondo intero della pandemia da Corona Virus 19.
Purtroppo l’anno inizia con un nuovo decesso di corista in attività. In data 9 gennaio ci lascia PICOLLO PIERCARLO ( per tutti PIC), corista storico dal 1961, insegnante nelle scuole superori. Il coro lo ricorda, nell’ anno contrassegnato da impossibilità di riunione, in un momento di regresso dei contagi, nel Duomo di Cuneo, con messa di suffragio il 29/06.

Nella prima parte dell’ anno, disposizioni governative permettendo e coristi dotati di mascherina individuale, il coro si riunisce ancora alcune volte per le prove settimanali, sotto la direzione del nuovo maestro BECCHIS FLAVIO, che sostituisce MALTAGLIATI GIUSEPPE, maestro/direttore dal 1999, che rimane ancora nel coro nella voce dei tenori primi.

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